Ormai lo sapete: una volta l’anno vi proponiamo il numero fantozziano sui flirt e le dating app.
Solitamente aspettiamo la primavera per parlarvi di seduzione, amorazzi e casi umani, ma quest’anno abbiamo pensato di aprire l’anno con questo argomento, al grido di “Fallo per la trama!” (doppio senso voluto).
Prima di buttarci in questo incredibile argomento, ci teniamo a farvi un recap dei numeri passati di ciclostyle dedicati all’argomento: vi sono sempre piaciuti, ci piace farli conoscere a chi è nuovo qui. Quale migliore biglietto da visita, d’altronde?
I social sono sempre più zeppi di persone che raccontano i loro flirt e date, soprattutto con persone conosciute attraverso le temibili dating app. Si tratta di contenuti sempre molto apprezzati perché, si sa, è il gossip il vero collante dell’umanità - con buona pace dey biology. Esiste perfino un libro in cui scrivere le recensioni e i voti dei propri appuntamenti. La redazione di questa newsletter ne è naturalmente entusiasta.
Nei primi anni dell’Ottocento, il socialista utopista Charles Fourier la pensava più o meno come noi, con quel pizzico di esagerazione in più che solo una persona dell’Ariete può avere. Progettando la sua società ideale, stabilisce che i principi fondamentali affinché l’essere umano esprima tutte le sue possibilità sono cooperazione e l’attenzione alle reciproche esigenze. E per fare ciò, dice, è necessario conoscere come siamo fatti e quali sono le passioni che ci guidano; da bravo post-illuminista qual è si perde in cavillose tassonomie e arriva a classificarne ben 12, divise in tre macro-categorie, l’ultima delle quali è quella che ci interessa di più. Si tratta delle passioni “distributive”: cabalista - cioè il gusto dell’intrigo -, sfarfallante - il piacere di cambiare spesso - e composita - quando ci esaltiamo perché un piacere fisico corrisponde a un piacere dell’anima.
In sostanza, ci dice Fourier, per costruire una società funzionale (e giusta e divertente) serve ammucchiarsi, ma anche parlare di come ci si ammucchia, di come si è stati e cose così. In sostanza, la strada del socialismo reale è costellata di gossip.
E in effetti, anche nel quotidiano, sappiamo benissimo che il chiacchiericcio intorno a flirt e date è il sale di qualsiasi conversazione fra amicy (soprattutto amiche) che si rispetti. Tuttavia, sappiamo altrettanto bene che è un attimo che, soprattutto addentrandosi nei dettagli più pruriginosi, si sfoci nelle offese, nel body shaming, nel sessismo o anche nella vittimizzazione di se stessi - facili prede dei casi umani che, nostro malgrado, costellano le nostre esistenze.
Per evitare di cadere in questi facili tranelli, eccoci qui a proporvi il nostro vademecum per costruire la trama perfetta. Perché sì, anche le nostre tragedie sentimentali sono narrazioni (le chiamiamo tragedie, appunto, che è un genere letterario e non un tipo di paper scientifico) e quindi, come tutte le storie, possono essere decostruite per analizzarle meglio, ma anche per renderci conto che non c’è niente di eterno, assoluto, universale in loro. Senza contare che, raccontati “bene”, i vostri date diventano una moneta di scambio tribale straordinaria.
Questo metodo, quindi, non solo vi aiuterà a rinsaldare i vostri rapporti sociali, mantenendo viva l’attenzione dei vostry amicy, ma - soprattutto - vi aiuterà a mettervi al centro della vostra narrazione, sentendovi protagonisti delle vostre trame, decisori dei vostri processi mentali ed emozionali. Soprattutto, riuscirete a prendere distanza da voi stessi, vedendovi dal di fuori, come se stesse vedendo un film o leggendo un libro… in cui però i protagonisti siete voi. Pronty?
Il mantra che è necessario che abbiate in testa è “fallo per la trama”. Sentitevi come degli sceneggiatori (magari come quelli di Boris): la cosa importante è che sia intrattenente. Uscire con questa persona sarebbe divertente da raccontare? Allora probabilmente è divertente anche da vivere.
I generi letterari possono venirvi in aiuto. Il prossimo appuntamento sarà una tragedia o una commedia? Si piangerà o si riderà? O magari sarà un vero e proprio horror: in questo caso sopportate qualche ora, immergetevi nell’abisso e registrate ogni dettaglio pruriginoso. I vostri amici adoreranno. Genere migliore in questo senso? Fantascienza, ovviamente.
Ogni storia che si rispetti ha un protagonista (voi), un oggetto del desiderio (la persona con cui uscite o sue specifiche parti fisiche/morali) e un antagonista. Chi è l’antagonista, qui? Individuatelo. Spesso è il/la sua ex di cui non smette di parlare, ma a volte è qualcosa di più subdolo: il modo fastidioso in cui arriccia il naso, la stretta di mano umidiccia, quell’intercalare un po’ gretto, il modo in cui si veste… Ecco: è il nemico che cerca di frapporsi fra voi e una bella serata in piacevole compagnia. Ah, tante volte l’antagonista siete voi stessi, sappiatelo.
Siamo nell’epoca della serialità. Una buona serie tv ha alla base una complessa architettura che tiene insieme fra loro le puntate, con cliffhanger, retcon, saghe e vari altri dispositivi narrativi. Perché spesso una sola puntata non basta. A meno di episodi pilota disastrosi, una seconda possibilità a volte produce effetti straordinari. Cambiate ambientazione: non più ristorante la sera, ma caffé il pomeriggio; non più passeggiata per il centro, ma camminata nel parco. Lo share è ancora basso? “Giriamo la puntata finale, quella dell’attentato” (cit.).
Le storie non sono tutte a lieto fine. Abbiamo già citato le tragedie, ma anche alcune commedie lasciano con l’amaro in bocca. Eppure, a distanza di anni, quelle narrazioni rimangono e ci riempiono la vita di suggestioni, emozioni, spunti, apprendimenti. Se un date va male, pazienza. Ha lasciato alle sue spalle una bella storia da raccontare e raccontarsi. Concentratevi sulla morale, come facevate da bambini ascoltando le fiabe.
Quando parliamo di narrazioni, parliamo di cose serie. Spesso il modo in cui ci raccontiamo la nostra vita costituisce la nostra verità. Ed è un attimo che ti deprimi, amiga. Ma la cosa bella delle storie è che possono essere raccontate da punti di vista diversi. E possiamo decidere noi quali. Quale storia deciderai per te stessǝ da oggi in poi?
A partire da questo numero (e dal 2025) vi proponiamo una nuova rubrica, un numero nel numero. Alla fine di ogni newsletter, vi scriveremo libri, film, serie tv e podcast di cui stiamo fruendo. Pescheremo da qui per le nostre analisi di Ciclostyle podcast e speriamo di dare a voi qualche spunto. E voi invece? Cosa state guardando, ascoltando e leggendo?
📚 Carol sta leggendo: Le tombe di Atuan, Realismo capitalista, L’alba di tutto, Il fungo alla fine del mondo
📺 Carol sta guardando: I Soprano, M. Il figlio del secolo, Squid Game 2, Ilary
📚 Enrico sta leggendo: Realismo capitalista, Il capitale nell’antropocene, Trovare il senso in un mondo senza senso
📺 Enrico sta guardando: M. Il figlio del secolo, Squid Game 2, Only murders in the building