Mi viene in mente una domanda: come si riesce ad avere un dibattito costruttivo (escludo le litigate, che non servono a nulla) quando le persone danno significati diverse alle parole? Si vede spesso online come ci siano profonde differenze proprio nell'interpretazione delle parole stesse. E come si fa quando non si è d'accordo nemmeno sui fatti, faccio l'esempio un po' paradossale dei terrapiattisti.
Io direi che in quel caso si sposta la discussione sui fondamenti del discorso. Cioè si smette di parlare del macro argomento e si discute del punto da cui nasce la divergenza.
Mi viene in mente quello che ha scritto Geertz in un saggio in Interpretazione di culture: "i monologhi valgono poco qui, perché non vi sono conclusioni da riportare, ma soltanto una discussione da sostenere". Sempre bello leggervi :)
Mi viene in mente una domanda: come si riesce ad avere un dibattito costruttivo (escludo le litigate, che non servono a nulla) quando le persone danno significati diverse alle parole? Si vede spesso online come ci siano profonde differenze proprio nell'interpretazione delle parole stesse. E come si fa quando non si è d'accordo nemmeno sui fatti, faccio l'esempio un po' paradossale dei terrapiattisti.
Io direi che in quel caso si sposta la discussione sui fondamenti del discorso. Cioè si smette di parlare del macro argomento e si discute del punto da cui nasce la divergenza.
Mi viene in mente quello che ha scritto Geertz in un saggio in Interpretazione di culture: "i monologhi valgono poco qui, perché non vi sono conclusioni da riportare, ma soltanto una discussione da sostenere". Sempre bello leggervi :)
Grazie! 😊