#191 - Tribù primitive o giornalismo primitivo?
Come l'immaginario coloniale persiste nella narrazione giornalistica dei popoli isolati
“In un mondo totalmente globalizzato e contaminato ci sono ancora pochissimi luoghi dove il tempo si è fermato, le tradizioni sono ancora quelle antiche e la natura resiste in connessione con l'uomo. Uno di questi è il territorio di North Sentinel nelle isole Andamane nel golfo del Bengala, conosciuto come territorio "inaccessibile". Lì non si può andare per legge: le tribù che vivono sull'isola sono fra le poche ancora separate dalla civiltà moderna, sopravvivono solo di natura e sono isolate dal resto del mondo, tanto che di loro si sa pochissimo”.
Questo l’incipit di un articolo pubblicato da Repubblica pochi giorni fa, nel 2025. No, non è il resoconto di un missionario o di un esploratore inglese dell’800, ma le parole di un giornalista nostro contemporaneo. Il tempo si deve essere fermato nella redazione di Repubblica, nonché nelle redazioni di tutto il mondo (compresa quella di Survival International), come tutte le volte che si parla di “popoli incontattati” o “indigeni”.
Come forse saprete, Carolina ne ha letteralmente pieno il vazzo di questi articoli. Ha perfino dedicato una serie di 4 reel per decostruire le narrazioni tipiche di questo tipo di articoli. Vi lasciamo il link al primo. Dato che nelle scorse settimane in moltissimy le avete mandato video e articoli relativi a questa notizia, eccoci qui per un po’ di sano debunking antropologico.
Chissà che qualche giornalista illuminato lo legga e ne faccia tesoro di questo workshop gratuito su come evitare di pensare come un colonizzatore dell’800 e imparare a parlare degli esseri umani tutti nello stesso modo, indipendentemente dal luogo di nascita o dal colore della pelle.
Spoiler: non accadrà.
La notizia
Mykhailo Viktorovych Polyakov, youtuber statunitense, è approdato su una delle isole Andamane con un gommone da 4 soldi, la sua GO-Pro, una Coca Cola Zero e una noce di cocco. L’obiettivo era quello di entrare in contatto con una delle società che vivono sulle isole Andamane, regalare loro la Coca Cola e filmare l’incontro. Un caso che sia un giovane uomo statunitense bianco? La redazione di CICLOSTYLE crede di no, ma potremmo sempre sbagliarci.
È andata a finire che sull’isola ci è arrivato, non se l’è filato nessuno (per fortuna, fra poco vi diciamo perché) e, al suo ritorno, è stato arrestato dalle autorità indiane. Infatti alcune delle isole dell’arcipelago Andamane sono off-limits, territori protetti proprio perché dimora di diversi gruppi indigeni che hanno espresso chiaramente la volontà di non essere contattaty da nessuno. Speriamo che Mykhailo si goda la prigione indiana: siamo disponibili a inviargli la Coca Cola e la GO-Pro, se promette di tenerci al corrente della sua esperienza in carcere.
Come la notizia viene raccontata dai media
La notizia è naturalmente rimbalzata in tutte le redazioni del mondo, ogni volta infarcita di sfumature sempre più grottesche e inutili: romanticismo nei confronti dei popoli indigeni e “incontattati”, linguaggio evocativo, idealizzazioni di società che non si conoscono, imprecisioni, semplificazioni e, naturalmente, dolcissima ciliegina sulla torta, l’immancabile esotismo da tirare fuori dal cassetto tutte le volte che si parla di abboriggeni.
Ed ecco che la notizia diventa il palco di una narrazione ben presente nella nostra testa: da una parte il paradiso naturale incontaminato, generosamente custodito dal popolo <senza nome/inserire nome casuale> in contatto con la natura, i buoni selvaggi che vivono al ritmo della natura (un po’ come degli animali selvatici, ma lasciamolo intuire, non esplicitiamolo, perché mica vogliamo suonare razzisti: a noi i popoli indigeni piacciono!), i primitivi in contatto fra Uomo e Natura, che ancora vivono di caccia e raccolta. Non vi si scalda il cuore?
Dall’altro, lo youtuber, lo yankee con la Coca Cola, simbolo e sineddoche della civiltà iper-globalizzata e contaminata nella quale tutti noi viviamo, il mondo contaminato, che a sua volta contamina.
Quello che fanno gli articoli sugli “incontri” con le popolazioni “incontattate” è creare un'immagine romantica e sensazionalistica dell’evento o delle popolazioni in sé. Non presentano minimamente la complessità della loro situazione e le questioni etiche legate all'isolamento di queste popolazioni.
Cosa vuol dire popolazione incontattata
Le popolazioni incontattate non sono tali perché noi bianchi civilizzati non siamo mai entrati in contatto con loro. Piuttosto, sono incontattate perché hanno chiarito - spesso anche per vie legali - che non vogliono essere contattate poiché perfettamente consapevoli che la “civiltà” - ovvero il capitalismo neo-liberista, il razzismo e gli Stati nazione - a loro non interessa - dato che in passato sono già stati decimati o perturbati da essa. Di conseguenza, più che incontattati, questi popoli dovrebbero essere definibili incontattabili. Esattamente come quando mandi la mail alla tua collega Giulia, che tuttavia è in ferie e ti ritorna la mail “ciaone sono in vacanza, ci risentiamo dopo il 25”, con la differenza che le popolazioni incontattate le mail e, soprattutto, il lavoro salariato non ce li hanno - perché hanno scelto di non averli.
E quindi?
Se gli articoli venissero scritti con un minimo di consapevolezza in più (che implica tipo leggere le pagine Wikipedia relative alle popolazioni di cui si parla, non fare ricerche d’archivio al Polo Nord), forse si riuscirebbe a far passare il messaggio che la differenza fra “noi” e “loro” non è che siamo diversi perché noi siamo civili e loro sono cacciatori-raccoglitori, ma la differenza è politica, perché loro hanno scelto di seguire regole diverse dalle nostre, che minano i valori su cui si regge il resto del mondo.
E con “loro” non intendiamo solo i Sentinellesi, ovvero la popolazione con cui il prode Mykhailo ha tentato di interagire, ma tutte le società “incontattate”, nonché buona parte delle società indigene o “tradizionali”. Se gli articoli vertessero su questo, invece che sulla romantizzazione del buon selvaggio, potrebbero essere delle ottime occasioni per parlare di:
dinamiche coloniali e post-coloniali
modi di vita alternativi al capitalismo
alternative agli Stati nazione
Invece no. Nel 2025 siamo qui ancora convinti del fatto che le popolazioni incontattate siano rimaste indietro, al fantomatico stadio sociale dei cacciatori-raccoglitori (mai esistito, ma tanto Diamond e Harari hanno venduto milioni di copie, vuoi non credere alle loro fandonie?), in un Eden sempre più minacciato dalla civiltà.
In un mondo che…
Se i giornalisti facessero un minimo di ricerca, saprebbero per esempio che le popolazioni delle Andamane sono storicamente fra le più violente nei confronti degli invasori: i Sentinellesi, proprio quelli che ha tentato di visitare lo yankee, ne hanno uccisi un sacco di persone che hanno tentato di avvicinarsi a loro. Nel 2018, hanno ucciso un missionario approdato sull’isola convinto di poterli convertire al cristianesimo. Rest in peace, è proprio il caso di dirlo.
Se i giornalisti facessero il loro lavoro, troverebbero su Wikipedia riferimento al libro Il segno dei quattro di Arthur Conan Doyle, in cui viene introdotto il personaggio di Tonga, un nativo delle isole Andamane descritto come un uomo di bassa statura con tratti "selvaggi" e "primitivi". Tonga è il servitore e complice di Jonathan Small, uno dei principali antagonisti della storia. Tonga viene rappresentato come un individuo feroce e letale, esperto nell'uso di dardi avvelenati. La rappresentazione di Tonga nel libro riflette molti degli stereotipi coloniali e razzisti dell'epoca vittoriana. Conan Doyle lo descrive come un "selvaggio", "diabolico" e "cannibale", dipingendolo come una creatura quasi non umana guidata da istinti primitivi.
Invece i giornalisti non leggono le pagine Wikipedia e però scrivono anche testi molto più brutti di quelli di Conan Doyle.
I regali
Alla redazione di Ciclostyle ha molto divertito il fatto che Mykhailo abbia voluto portare in dono ai Sentinellesi una Coca Cola (Zero). La Coca-Cola rappresenta forse l'emblema più riconoscibile della globalizzazione e del consumismo “occidentale” (AKA capitalista). L'idea di portarla come "dono" a una delle ultime società non toccate da questo sistema economico ha un'ironia quasi grottesca. Lungi dall’essere un regalo disinteressato, gli oggetti "moderni" (o civilizzati, come direbbe un giornalista) sono stati utilizzati come strumenti per creare dipendenza o dimostrare presunta superiorità con popolazioni considerate inferiori. Naturalmente, poi, la volontà di portare prodotti come la Coca-Cola rivela più sui nostri valori e presupposti culturali che su qualsiasi reale bisogno dei Sentinelesi.
A tal proposito, a Carolina è venuto in mente un episodio tanto simile quanto altrettanto bizzarro. Nel 2015 era volontaria presso una Organizzazione Non Governamentale (ONG) in Guinea Bissau - uno Stato africano. La responsabile della sede locale della ONG, nonché la responsabile di Carolina, un giorno offrì della Nutella alla signora delle pulizie. Carolina intercettò la scena e, sentendosi morire, cercò di spiegare alla sua responsabile perché quel gesto era problematico. La risposta fu “Tu puoi anche reputarlo sbagliato, ma io sono felice di sapere che questa signora grazie a me ha potuto assaggiare la Nutella almeno una volta in vita sua”.
E questa, signore e signori, è la cooperazione nel (Terzo) mondo, come ben dimostra questa incredibile serie tv: The Samaritans.
E voi ch ne pensate di questa faccenda? E di tutto quello che si è scritto/detto a riguardo? Fatecelo sapere nei commenti e non vi nascondete: sappiamo che la cosa vi intriga, ce lo avete scritto in tantissimi!
A domenica prossima!
📺 Carol sta guardando: North to North
📖 sta leggendo: Come pensano le foreste: per un’antropologia oltre l’umano
📺 Enrico sta guardando: Faccende complicate, Under the bridge, Only murders in the building
..che poi Nutella, cacchio. Manco le avesse portato gianduiotti fatti in casa mandati dalla zia (il pacco da su).
Comunque quando ho iniziato a leggere ho seriamente pensato che fosse un articolo parodia, un esemplificazione di tutti gli articoli di quel genere, quando ho capito che è un articolo vero mi è sceso lo sconforto.
perché non se lo è filato nessuno?